Anti-angiogenetici intravitreali (Anti-Vgef)
I farmaci antiangiogenetici (Avastin, Macugen, Lucentis ed Eylea) sono impiegati sia nella cura delle maculopatie senili o miopiche, come la fotodinamica, sia in tutte le patologie vitreo-retiniche caratterizzate dalla crescita di neovasi all’interno dell’occhio, come la retinopatia diabetica proliferante, gli esiti di occlusioni vascolari e nel glaucoma neovascolare.
Gli antiangiogenetici intravitreali, o anti-Vgef, inibiscono primariamente la crescita dei neovasi, mentre non risultano attivi nei confronti dei normali vasi retinici. Gli anti-Vgef per agire devono essere iniettati nel vitreo, una gelatina che riempie il nostro occhio. L’occhio e in particolare il vitreo rappresentano un ambiente molto protetto con scambi metabolici ridotti con il sistema vascolare e la somministrazione sistemica non avrebbe gli stessi risultati. Una volta iniettato dentro l’occhio il farmaco anti-angiogenetico continua ad agire per 30-45 giorni.
I protocolli terapeutici variano nelle diverse patologie dell’occhio. Nella Degenerazione Maculare Senile di tipo essudativo e nella Corioretinopatia Miopica di tipo essudativo di nuova diagnosi vengono eseguite inizialmente 3 iniezioni a distanza di 1 mese una dall’altra, seguite da ulteriori iniezioni singole in caso di peggioramento clinico del visus ed aumento dell’edema intra e/o sottoretinico durante gli esami OCT eseguiti nel periodo di follow-up. Nelle altre patologie come la retinopatia diabetica proliferante, gli esiti di occlusioni vascolari e nel glaucoma neovascolare le iniezioni sono eseguite singolarmente in relazione alle diverse situazioni cliniche.
L’iniezione è assolutamente indolore, grazie all’uso di particolari aghi ultrasottili e di alcune gocce di collirio anestetico.
Il Dr Nizzola esegue l’intervento presso il PCM di Modena in regime ambulatoriale. Gli esami preliminari, come l’ECG e la visita cardiologica sono eseguiti direttamente la mattina dell’intervento presso la stessa struttura sanitaria.
L’anestesia si ottiene con poche gocce di collirio anestetico ed è quindi adatta anche a pazienti con problemi cardiovascolari e respiratori.
L’intervento è indolore sia nella fase intra che post-operatoria. Il giorno dopo il paziente è già in grado di tornare alle normali attività, come la guida e il lavoro.